Di Paolo Paoletti

SINNER E FERRARI (COLPO HAMILTON) DANNO LUSTRO ALL’ITALIA. IL CALCIO E’ LA FOGNA TRA GLI SCANDALI SUPERCOPPA E ARBITRI, DECRETO CRESCITA E FALLIMENTI DI CLUB. DE LAURENTIS, FLOP ANCHE A GENNAIO: IL 50,33 DEI TIFOSI LO BOCCIA, LUI SI VENDICA DI ZIELINSKI… FUORI DALLA CHAMPIONS!

Negli ultimi 20giorni sono accadute tante cose. Le positive più importanti riguardano Sinner e la Ferrari.
Il giovanissimo tennista ha primeggiato agli AO dove nessun italiano aveva vinto, vinto l’atp 500 di Rotterdam, bissando il trionfo in Davis e la posizione numero 3 nella classifica mondiale, per il Bel Paese. A dimostrazione di essere già a 21 anni un campione, ma sopratutto un ragazzo con la testa sulle spalle, di principi e valori. Compreso il no al Festival di Sanremo!
Caratteristiche che il calcio, sport nazionale, tradisce costantemente con effetti devastanti sui giovani ed il presente-futuro del movimento.
La Ferrari nonostante gli stenti delle ultime stagioni è riuscita a convincere Hamilton, il miglior pilota di F1 degli ultimi 15 anni con 7 titoli iridati dal 2008, di correre con essa. Un terremoto nel Circus che conferma l’attrattività del marchio del Cavallino e del Grande Enzo Ferrari, cui non ha resistito neanche il baronetto: “E’ un sogno poter guidare la Ferrari”.
Eccoci al baratro: il calcio.
Una dopo l’altra notizie di scandali e vergogne:

LA FARSA DELLA SUPERCOPPA A RIYAD.
Zero spettacolo (solo 9mila spettatori per Napoli-Fiorentina); pessima reputazione fino ai fischi per il minuto di silenzio in onore della morte di Gigi Riva; ingaggio (23 milioni) inferiore alla Supercoppa della Liga pagata di più sempre dagli stessi arabi perchè partecipavano Real, Barcellona, Atletico Madrid e… Osasuna.

LE ACCUSE DI UN ARBITRO AL MONDO ARBITRALE ED A ROCCHI DESIGNATORE FUORI CONTROLLO.
Lo scoop delle Iene ha sputtanato la componente del calcio che dovrebbe essere al di sopra delle parti. Finita anche l’era della sudditanza psicologia, gli errori degli arbitri sarebbero decisi dalle lotte di potere interne all’AIA per la gestione degli arbitri. Un inferno che dovrebbe azzerare tutti i campionati ritirando tutti i titoli assegnati almeno negli ultimi 3 anni. Stagioni certamente falsate, nel delirio di onnipotenza delle istituzioni quali Lega ed AIA, e l’insipienza della FIGC e del presidente bamboccio Gravina.

DEBITI E RIFORMA CAMPIONATI.
Bloccata la riforma dei campionati, Gravina accusa i presidenti “dediti a ballare sul Titanic, in attesa che il calcio affondi definitivamente tra i debiti”. Il Presidente federale minaccia di “togliere la musica”? Quando lo farà, se mai avrà il coraggio di farlo, sarà sempre troppo tardi. Complici le pressioni della politica. Monti voleva stoppare i campionati, ricordate? Doveva farlo, come lo fece la Tatcher. Ora è già troppo tardi.

STOP DECRETO CRESCITA.
Finalmente il Governo Meloni ha cancellato il calcio dal Decreto Crescita. E’ mai possibile che in Italia si tagli il Reddito di Cittadinanza ma si conceda al calcio di pagare il 50% delle tasse? Uno scandalo già perpretato con gli 890 milioni di tasse e contributi non pagati dai club e spalmati su più anni senza alcuna giustificazione. I mancati incassi per il Covid? Assurda la sola motivazione: questo Governo taglia i soldi per Sanità e Scuola già devastate da anni, e regala milioni e milioni al calcio: Meloni, con tutti i suoi compari – Lotito in primis – pagherà per tutto questo!

DE LAURENTIS E LE FESSERIE SENZA FINE…
Le altre indegnità riguardano la SSC Napoli e De Laurentis.
A. Chiusa l’indagine sui bilanci del club, De Laurentis, è in attesa del rinvio a giudizio per falso in bilancio. La storia riguarda Osimhen ed è ‘complice’ anche la Procura di Napoli. La vicenda era nota a tutti e ricalcava le schifezze amministrative della Juve. Condannata. La Procura di Napoli, nel momento decisivo dello scandalo, a marzo 2023, chiese altri 6 mesi di indagine per evitare che la Procura Federale ricevendo gli atti della giustizia ordinaria, dovesse penalizzare anche il Napoli. In ballo lo Scudetto. E’ stata punita solo la Juve, che come al solito anche stavolta, ha fatto man bassa. Ma non era la sola a praticare le plusvalenze fittizie per aggiustare i bilanci.
B. Osimhen e subito dopo De Lauurentis hanno annunciato che il nigeriamo andrà al Real, Psg od in Premier. Farlo con 4 mesi di anticipo sulla fine del campionato, con gli ottavi di Champions da giocare, è un insulto ai napoletani. Il rinnovo fu firmato solo per definire la cifra della cessione dell’attaccante. Di contro il Napoli pagherà oltre 10 milioni netti al giocatore con retrodatazione al 1 luglio 2023. Scandalissimo!!!
C. Annunciati 5 rinforzi nel mercato di riparazione, ADL ne ha presi 4: Traorè non gioca da oltre un anno per la malaria; Nghonge è venuto solo per il Verona fallito; Mazzocchi doppione di Rui Costa, in peggio – se possibile – ha finanziato gli acquisti della Salernitana; Dendoncker è un doppione di Cajuste e Anguissà non di Lobotka. Arrivato in prestito dall’Aston Villa dove ha fallito. Mentre Demme, con stipendio da 2,5 milioni netti è stato messo fuori dalla lista dei 25 in campionato.
Si era cominciato cercando un vero sostituto di Kim: l’interesse per Dragusin è stato il Grande Bluff. Perez dall’Udinese, da tutti dato per chiuso, è stata la verità: ADL ha preferito ancora una volta mettersi i soldi in tasca, piuttosto che investire. Insomma il difensore non è arrivato.
Ma il mercato del Napoli, quello VERO dell’estate, comincerà con un nuovo allenatore e le uscite di Osimhen, Zielinski e Meret già liquidato per Elia Caprile portiere ‘preso’ dal Bari poi in prestito all’Empoli.


Un sondaggio tra i tifosi ha decretato che il voto da dare al mercato di riparazione di De Laurentis è: tra 0 e 5 per il 50,33 dei votanti; mentre il 48,35 ha dato un voto tra 6 e 8…
D. Caso Zielinsky. Il Napoli lo ha messo fuori dalla lista Champions. Non giocherà le due gare contro un Barcellona allo sbando. Ritorsione di De Laurentis per l’ufficializzazione della trattativa comunicata dall’Inter (possibile dal 2 febbraio per chi è in scadenza a giugno 2024).
Va ricordato che l’estate scorsa, Zielinsky rifiutò i petroldollari degli arabi. Tanti, tantissimi, restando a Napoli. De Laurentis gli ha rifiutato, invece, il bonus alla firma del rinnovo equivalente ad una piccola quotazione del cartellino (5 milioni) e nuovi 4 anni. Perchè Piotr non avrebbe dovuto accettare l’Inter?

Insomma un calcio che diventa sempre più marcio, sporco, incurante dei rapporti personali, a scapito dell’identità dei club, di principi a valori.
Tutto per i SOLDI che quando ADL deve pagarli PUZZANO e quando li incassa sono ROSE E FIORI.
Che DIO ci GUARDI E LIBERI da tutto ciò….

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