Di Jacopo Coghe e Francesco Paolo Tondo

Notizia bomba! Paola Concia non guiderà più il progetto “Educare al Rispetto ed all’Affettività”! Sì, proprio così! Il Ministro dell’Istruzione Valditara ha appena ritirato la nomina dell’attivista LGBTQ come coordinatrice del progetto per le scuole a causa delle polemiche generate dalla petizione della Onlus Pro Vita e famiglia.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

In poche ore, grazie al supporto della cittadinanza attiva, la petizione di Pro Vita & Famiglia ha superato le 33.000 firme generando un movimento di protesta nazionale!

Ed il Ministro si è visto costretto a fare un passo indietro.

Un miracolo? No, la ragione è molto semplice: i cittadini che si mobilitano con Pro Vita & Famiglia sono capaci di generare un impatto incredibile!

La scandalosa nomina di Paola Concia non ha sconvolto solo noi, ma migliaia di famiglie ed elettori del centrodestra.

Ex deputata PD, attivista storica dei movimenti LGBTQ, sostenitrice accanita dell’educazione gender nelle scuole e del DDL Zan, la Concia rappresenta ciò che più di distante possa esserci dai “valori” che il Governo ha promesso di difendere ai suoi elettori durante la campagna elettorale.

Non e’ un nodo il fatto che la parlamentare di area sinostrorsa fosse omosessuale, bensi’ la propria sesquipedale credenza in tutti i valori e propositi della comunita’ Lgbtq. Dunque di fronte a questa stramba scelta non potevamo rimanere in silenzio! Affermano dalla summenzionata associazione cattolica e conservatrice.

Grazie al supporto ed alle firme di migliaia di cittadini, anche di area progressista, siamo riusciti a far ritirare la nomina della Concia.

Permane tuttavia la minaccia di ingerenza statale nell’educazione scolastica dei nostri figli.

Come dicevo qualche giorno fa, la strumentalizzazione del tragico omicidio di Giulia Cecchettin da parte dei media e dei politici sopratutto di sinistra stava generando in noi di Pro Vita & Famiglia non poche preoccupazioni.

” Non esagero nel dire che avevo previsto uno scenario simile: ero certo che avrebbero manipolato i recenti fatti di cronaca per introdurre l’educazione affettiva e sessuale in salsa gender nelle scuole dei nostri figli.

Ma di certo non mi sarei aspettato che un Ministro della Lega desse il via libera ad un tale disastro, nominando una persona così distante dai valori conservatori e del centrodestra.

Abbiamo vinto un’importante battaglia, ma non la guerra.

Cercherò di essere più chiaro possibile:NON VOGLIAMO NESSUN TIPO DI INTERVENTO STATALE NELL’EDUCAZIONE SESSUALE O AFFETTIVA DEI NOSTRI FIGLI!

Qualsiasi pretesa dello Stato di mandare presunti esperti nelle classi dei nostri figli per “educarli all’affettività” rappresenterebbe sempre e comunque una violazione alla Libertà Educativa delle famiglie, una violazione a cui non possiamo sottostare, né ora e né mai!

Ecco perché la nostra lotta non può fermarsi ora.

Continueremo a lavorare per bloccare completamente il progetto e per instaurare un dialogo costruttivo e permanente tra il Ministero, le famiglie e le associazioni dei genitori nelle scuole. 

Voglio concludere con un enorme GRAZIE!

Insieme stiamo dimostrando che  possiamo fare la differenza. Pro Vita & Famiglia è uno strumento nelle t mani dei cittadini, un mezzo per proteggere il Bene Comune e l’educazione dei nostri figli.

E questa vittoria è la prova che, come strumento, possiamo essere davvero efficaci!

Ricorda: la Libertà Educativa dei genitori è un principio non negoziabile su cui non tolleriamo e non tollereremo mai alcun compromesso”.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

In alto i cuori!

Jacopo Coghe
Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus

L’Italia con tali iniziative, giace sotto le pressioni dell’Europa che prevede di attuare in Italia quel modello che permea stati come Inghilterra ed Olanda, in cui i figli sono giuridicamente di proprieta’ del governo e gli indirizzi educativi sono affidati principalmente ad esso. Ne sono deittici, di tale forma giuridica, il caso di Indi cui e’ stato negato l’approdo in Italia, per le cure, nel caso di Londra, e la possibilita’ di eutanasia per i minorenni che caratterizza l’Olanda. Medesimo modello e’ in auge presso la Cina, con inoltre una serie di limitazioni alle liberta’ individuali che tangono i social media, la liberta’ vaccinale e quella alla non intromissione nella privacy individuale.

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