Il motivo per il quale latitano i soldi per imprese e cittadini italiani, da parte dell’Europa, con tanto di dardi incrociati riguardo il debito ed il deficit italiani piu’ alti dei paesi europei, si scherma attraverso un dato: la percentuale di debito pubblico italiano detenuto all’estero, di deficit e di spesa pubblica, che figurano le piu’ basse in Europa.

Il proposito primario dei piani alti della politica e finanza europee consiste oggi piu’ che mai, di acquistare la percentuale maggiore del debito italiano sottraendola cosi’ ai correntisti nazionali, e dirigere gli investimenti derivanti dagli interessi finanziari e dai risparmi privati dei cittadini italiani su opere decise altrove e a detrimento italiano.

Managerialmente assume un ruolo vitale il tema di tutela dei risparmi degli italiani, da parte di banche commerciali, fondi di investimento ed altri vari conglomerati finanziari, che vogliono continuare a speculare sul risparmio privato italiano mediante l’innalzamento dell’imposizione fiscale, il taglio agli investimenti politici e la alienazione del risparmio privato italiano, dai territori in cui esso si e’ raggranellato, tutto cio’ per ripagare gli interessi sui debiti e finanziamenti; inoltre orbando lo stato di una propria moneta controllata e di istituti bancari, politici e legislativi pubblici, il grande potere europeo ed americano intende controllare l’Italia depotenziandone il settore produttivo e professionale  al fine di imporne una linea politica che spoliera’ la sua popolazione, dei risparmi accumulati. 

E’ cosi’ opportuno riaffermare la centralita’ e la guida pubblica dell’Italia, per mezzo della privazione del suo  potere finanziario, grand’industriale, politico e legislativo, dalle grinfie delle masnade private oriunde o italiane.

Le banche italiane come Unicredit ed Intesa, intanto, stanno aumentando in modo spropositato i costi per correntisti, con patrimoniali indirette sui depositi superiori ai centomila euro, a meno che non si comprimo prodotti finanziari e assicurativi loro. Il che e’ illegale alla stregua delle modifiche contrattuali unilaterali da parte di banche ma anche gestori digitali come Google e Youtube; in quanto le modifiche contrattuali devono essere discusse tra le parti, mentre oggi chi non accetta le modifiche contrattuali unilaterali non dispone di alternative pubbliche immediate e gratuite, come Costituzione prescrive.

Draghi potrebbe essere utile all’Italia per il suo proposito di rendere i debiti europei comuni, ma di tale dibattito si parla solo in Germania che vi si e’ opposta, mentre in Italia tutto vien taciuto. Ora indebitare l’Europa e’ sbagliato quanto indebitare gli stati sovrani, sempre in possesso di moneta, pure quando essa e’ scarsa, per mezzo del diritto di emetterla. L’Europa puo’ sopravvivere solo in quanto federazione di stati autonomi ed indipendenti anziche’ confederazione di stati centralizzati.

Lascia il tuo commento
Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail