Napoli e Campania: eventi nuovi di cultura

SABATO 14 SETTEMBRE – ore19:00 – l’ amico Cristian Baldassarre, procuratore legale, per risarcimenti da danni ospedalieri, presenta il suo libro MALASANITA’. RISARCIMENTO FACILE, che parla di danni ospedalieri, come essere risarciti e connessioni con la pandemia. Dopo il breve incontro, ci sarà un po di musica e verrà offerto un buffet.

VENERDI 20 SETTEMBRE, alle ore 19:00, a Caserta, l’ amico Massimo Esposito, presenterà il suo libro IL GLICINE DELL’ODIO, il cui tema collega la bistrattata storia del brigantaggio, connessa all’esodo delle popolazioni dal sud Italia verso il nord e la vicenda delle FOIBE istriane. Per non dimenticare

LUNEDI 16 SETTEMBRE, ci sarà Matteo Gracis a Napoli. Il biglietto costa 10 € presso Quartiere intelligente, scala Montesanto n 3.

Le grandi aree metropolitane si interrogano crescentemente, sulle dinamiche schermate dai problemi cruciali per la cittadinanza da un lato, e per la comunita’ internazionale dall’altro. Dunque aumentano incontri e dibattiti, pubblici e privati, con personaggi sgradevoli verso il megacircuito mediatico come Matteo Gracis, protagonista di un video ormai virale sui social, che lo immortala su un treno assieme a Vespa mentre dapprima si finge suo ammiratore; e subito dopo lo esecra con discrezione per la faziosita’ giornalistica e politica. Tutto cio’ in spregio alla deontologia giornalistica, al pluralismo informativo ed al diritto verso la corretta informazione.

A proposito di quello che puo’ essere definito come un inesorabile risveglio collettivo, pubblichiamo la replica relativa ad un editoriale del giornale quotidiano di approfondimento, Adfnews.it, sul generale Vannacci:” Certo, un articolo complesso, come complessa e’ la situazione sociale.👍

Io comunque sono dell’idea che, giornalisticamente parlando, bisogna spostare l’ attenzione da ciò che dicono questi personaggi che spuntano come funghi, a ciò a cui appartengono. Certamente non sono mai scelti dalla cittadinanza, ma diventano ‘famosi’ grazie a delle manine invisibili che, attraverso fasulli percorsi democratici, li immettono nell’arena politico-mediatica per scopi ben precisi, sicuramente funzionali al potere e mai agli interessi dei governati.

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