In questo recente gran vociare sul personaggio Marchionne, il complottismo lobbista, europeo, finanziario, cui siamo sottoposti, è legittimo affrontare il tema nodale della dignità economica quale unico antidoto alla devianza sociale ed a quelle che definisco infiltrazioni sataniche del tessuto mondiale. Sul piano manageriale, riabbracciando l’oneroso discorso su Marchionne, il suo merito e la sua colpa sono stati esternalizzare la Fiat a detrimento italiano, e acquisire un gruppo automobilistico più importante della Fiat, ovvero Chrisler.

Giacchè la produzione di beni in Italianon è conveniente quanto nei paesi pseudoschiavizzati, il problema manageriale risiede nello smussamento degli angoli taglienti che “uccidono” gli italiani sul piano economico. Tra questi spicca la politica clientelare e la burocrazia; eppure in tale contesto depauperato non si può non sottolineare la mano occulta e latente della criminalità organizzata. Se poi i annoverano le gabelle statali, il connubio di devianza sociale e satanismo intrinseco cui prima, è apodittico. Allora l’unico e definitivo sistema di ridurre fino all’elisione la devianza sociale espressa in malavita, evasione, clientelarismo, esodo imprenditoriale, è contenuto nel sostegno economico verso la dignità umana. In altra maniera si sbatterebbe contro un ostacolo invalicabile.

I capitali per sostenere la popolazione verso una palingenesi deontologica anti devianza, risiedono nel rendere la vita meno ostica mediante una rieducazione sociale, professionalizzante ed in definitiva deontologica, che scongiurerebbe viceversa una devianza sociale irreversibile. Si tratta solo di decidere chi metta i capitali a sostegno di un’opera “divina” del genere.

In questo lavoro editoriale ho coniugato involontariamente la sfera del management con quelli della salute, che ciclicamente tratto in pubblicazioni tra loro disgiunte; ritengo tuttavia importante, affermare quanto la devianza non porti benessere dunque è mia intenzione dichiarare quanto sedare la devianza sociale, sia un’opera di benessere sociale effettivo. Eppure sul piano manageriale non si può non assumere che la devianza e la non devianza derivano dalla mancata dignità economica. Ed in questo palcoscenico geopolitico, le tasse, la finanza e le nuove produzioni, disporrebbero di capitale economico sufficiente a garantire dignità economica ergo felicità, sdemonizzazione ed infine sviluppo economico diffuso, la cui maggior fetta sempre e giustamente stavolta, deve essere a favore dei maggiori gruppi industriali nazionali, e dei cittadini italiani.

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