La vergogna dello sconto ai calciatori

Di Paolo Paoletti

CORSERA SCOPRE IL BLITZ DI DAMIANI (FI): RIAPRIRE IL DECRETO CRESCITA A TUTTI. L’ITALIA CERCA 19 MLD PER LA FINANZIARIA MA RINUNCEREBBE AL 50% DI TASSE DEI CALCIATORI… VERGOGNATEVI! COME ALTRI, DE LAURENTIS RISPARMIEREBBE 4 MILIONI L’ANNO PERCHE’ LUKAKU HA 2 FIGLI A CARICO. MELONI E GOVERNO SONO DA GALERA.

Il Corriere della Sera annuncia il possibile ritorno del Decreto Crescita per tutti i calciatori e club… Ma siamo impazziti?
Dovesse accadere, l’Italia sarebbe certificato Paese da Terzo Mondo con politici da forca!
Non ci sono i soldi per salute, scuola, incentivi al lavoro, giovani, debito pubblico e questo indefinibile senatore Dario Damiani (s minuscolissima) capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio, presenta  un emendamento al Decreto Omnibus attualmente in discussione!
Da galera….
Il Decreto Crescita introduceva un regime fiscale di favore (taglio del 50% di tasse e quindi di introiti per lo Stato) per i lavoratori che si stabilivano in Italia, per almeno 2 anni, calciatori compresi. Beneficio, ancora in vigore solo per coloro che ne hanno usufruito dal 2020 e dal 2023.
Damiani vorrebbe riestenderlo a tutti con una nuova scadenza, addirittura fino al 2028.
Ma perchè i cittadini italiani dovrebbero sobbarcarsi anche le tasse non pagate dai Presidenti dei club per i calciatori?
Secondo Damiani sarebbe giusto dare uno stipendio netto più alto ai giocatori per rendere i nostri top club più competitivi sul mercato. Ripeto da ga-le-ra.
Chi ferma questo sciagurato? La Meloni come può solo pensare una cosa del genere con Giorgetti che ha già annunciato che bisogna trovare nuovi 19 mln per la prossima finanziaria?

Il Decreto Crescita era valido nello sport per coloro che avevano spostato la propria residenza in Italia (entro il 31 dicembre del 2023) con l’impegno di restare per almeno 2 anni.

Lukaku, adesso al Napoli, e’ arrivato in Italia la prima volta nel 2019 nell’Inter di Conte. Ne sta ancora usufruendo De Laurentis poiché nella norma originaria erano state previste delle disposizioni per gli sgravi fiscali che potevano durare per ulteriori 5 anni fino a un massimo di dieci.

La norma – eliminata a partire da gennaio 2024, ma che trova ancora applicazione per chi aveva potuto aderire al regime agevolato dal 2019 al 2023 – consentiva ai calciatori provenienti da almeno 2 anni di residenza fiscale all’estero, di trasferirsi in Italia producendo redditi che venivano pesati solamente al 50% in termini fiscali.

A parità di stipendio lordo, la norma garantiva dunque un ingaggio netto decisamente più alto a chi si trasferiva dall’estero, consentendo ai club di attrarre giocatori di alto (?) livello.

Ridicoli per un calciatore i parametri da rispettare:

  1. essere stati residenti all’estero nei due periodi d’ imposta precedenti il trasferimento in Italia;
  2. l’obbligo di permanenza in Italia per due anni a seguito del trasferimento di residenza;
  3. lo svolgimento dell’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano.

La legge prevedeva che i vantaggi fiscali fossero applicati per un massimo di cinque periodi di imposta. Periodi che – grazie ai tre anni all’Inter e alla stagione alla Roma – Lukaku è riuscito a sfruttare appieno. Tuttavia, all’interno del testo della norma veniva specificato come ci fosse la possibilità di prolungare la durata degli sgravi per ulteriori cinque anni, arrivando ad un massimo di dieci anni.

Lukaku ha il Decreto Crescita? Cosa diceva la norma oltre i cinque anni?
La norma, infatti, recitava: «Le disposizioni del presente articolo si applicano per ulteriori cinque periodi di imposta ai lavoratori con almeno un figlio minorenne o a carico, anche in affido preadottivo. Le disposizioni del presente articolo si applicano per ulteriori cinque periodi di imposta anche nel caso in cui i lavoratori diventino proprietari di almeno un’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia, successivamente al trasferimento in Italia o nei dodici mesi precedenti al trasferimento».

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Lukaku, il calciatore ha effettivamente due figli a carico. Per questo motivo si può presupporre che anche al termine dei cinque periodi di imposta iniziali (che scadono a fine 2024) il Napoli vuole sfruttare gli sgravi fiscali anche nei 5 anni successivi, dal 2025 in poi.

Il Napoli avrebbe inoltre un motivo in più per mettere le mani su Lukaku: sfruttare gli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita.

Lukaku ha il Decreto Crescita? Come funzionano gli sgravi.
La norma – eliminata a partire da gennaio 2024, ma che trova ancora applicazione per chi aveva potuto aderire al regime agevolato dal 2019 al 2023 – consentiva ai calciatori provenienti da almeno due anni di residenza fiscale all’estero, di trasferirsi in Italia producendo redditi che venivano pesati solamente al 50% in termini fiscali. A parità di stipendio lordo, la norma garantiva dunque un ingaggio netto decisamente più alto a chi si trasferiva dall’estero, consentendo ai club di attrarre giocatori di alto livello. Di seguito i parametri di accesso che dovevano essere rispettati:

l’essere stati residenti all’estero nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento in Italia;
l’obbligo di permanenza in Italia per due anni a seguito del trasferimento di residenza;
lo svolgimento dell’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano.
La legge, di base, prevedeva che i vantaggi fiscali fossero applicati per un massimo di cinque periodi di imposta. Periodi che – grazie ai tre anni all’Inter e alla stagione alla Roma – Lukaku è riuscito a sfruttare appieno. Tuttavia, all’interno del testo della norma veniva specificato come ci fosse la possibilità di prolungare la durata degli sgravi per ulteriori cinque anni, arrivando ad un massimo di dieci anni.

Lukaku ha il Decreto Crescita? Cosa diceva la norma oltre i cinque anni

La norma recitava: “Le disposizioni si applicano per ulteriori 5 periodi di imposta ai lavoratori con almeno un figlio minorenne o a carico, anche in affido preadottivo.
Le disposizioni del presente articolo si applicano per ulteriori 5 periodi di imposta anche nel caso in cui i lavoratori diventino proprietari di almeno un’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia, successivamente al trasferimento in Italia o nei dodici mesi precedenti al trasferimento”.

Lukaku ha dichiarato di avere 2 figli a carico. Per questo motivo si può dedurre che anche al termine dei 5 periodi di imposta iniziali (fine 2024) il Napoli possa continuare a sfruttare gli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita nei cinque anni successivi, dal 2025 in poi.

Quindi 50% di sconto alle imposte di un calciatore che guadagna 8,5 milioni perchè ha 2 figli a carico? VERGOGNA!!!

In Italia, mentre i calciatori ed i presidenti sbafano, la povertà cresce, affermandosi come fenomeno ‘strutturale’.
Dal 2021 al 2022 i poveri assoluti sono aumentati di 357mila unità, raggiungendo i 5 milioni 674 mila, pari al 9,7% della popolazione (erano il 9,1% nel 2021).

MELONI E TUTTO IL GOVERNO VERGOGNATEVI…

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