di Giobbe Cortese

Un noto presentatore avrebbe esordito con una domanda che nasce spontanea. La domanda è perché improvvisamente è stata posta così tanta attenzione mediatica ai femminicidi? In Italia, nel sentire comune e nella percezione di massa, è stata abbandonata ormai da tempo una concezione arcaica dei rapporti uomo/donna. Ma stranamente in pochi giorni viene ripetuta a pappagallo l’affermazione che in Italia vige una concezione patriarcale e che bisogna fare qualcosa. E la stessa subdola tecnica psicologica che ha creato l’idea dell’omofobia per dare un alibi a rivendicazioni LGBT. Ripeti una bugia all’infinito ed alla fine sarà accettata come verità. Il maschio italiano certamente non uccide perché indottrinato dalla cultura sociale che lo circonda. È una responsabilità individuale che, seppure risenta di dinamiche psicologiche esterne, familiari o sociali che siano, riguarda prettamente il perimetro relazionale della sua sfera personale e non dipende certo da un retaggio sociale diffuso e condiviso che non c’è. Le parole hanno un peso ed il linguaggio usato nella comunicazione indirizza il pensiero. Una stessa notizia data con parole e toni diversi, ha il potere di cambiare la percezione della realtà. Lo diceva bene Noam Chomsky ed i media ne hanno preso l’esempio.https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=MWQ1ZGUxMzBkMA==

Un dato di fatto evidente è che ad un certo punto i media mainstream, all’unisono, sull’onda emotiva e direi manipolatoria dell’ennesima uccisione di una donna, cosa condannabili, hanno deciso, chissà perché, di accelerare la denuncia ed enfatizzare al massimo questo tema, al punto che il Parlamento ha legiferato in merito a tempo di record. Riflettiamo sulla tattica usata da chi gestisce il potere oggi in queste odierne finte democrazie, i parlamenti vengono esautorati dalle decisioni con DPCM, direttive europee e trattati vari e le opinioni pubbliche, i cittadini, noi, vengono estromessi dalle decisioni perché sono i media a decidere quali sono i temi del momento da parlare. La prima domanda è perché nonostante movimenti femministi, associazioni antiviolenza e la società civile tutta chiedano da tempo interventi istituzionali efficaci, solo quando i media chiedono e decidono che un tema è importante, la politica si muove. La seconda domanda è perché ai governi, e non solo italiani, piace tanto legiferare in un presunto stato emergenziale e non affrontano invece le questioni in modo strutturale e fisiologico: evidentemente perché più funzionale al potere? Adesso cerchiamo di affrontare la questione in modo non ingenuo, con occhiali speciali.https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=MWQ1ZGUxMzBkMA==

Dunque che la politica non funziona. Che molti politici sono corrotti, che per ragioni di audience i media amano la cronaca nera perché attira meglio l’attenzione, che le notizie spesso sono false e fuorvianti e che alcuni giornalisti non sono all’altezza, eccetera eccetera. Lo sappiamo. Ma oltre a questo è bene focalizzarci su una questione più alta, che va al di là di questo. Dobbiamo capire una volta per tutte che da quando esistono le multinazionali, i super miliardari e certe organizzazioni internazionali con a capo personaggi avidi, megalomani e diabolici, esistono anche i finanziamenti. Le notizie vengono finanziate. Se un giornale, una piattaforma o una tv vive di finanziamenti, è ovvio che tutte le persone che operano all’interno di quell’apparato sono pressoché ininfluenti alle notizie. Hanno un raggio d’azione piccolo all’interno del recinto mediatico che gli viene assegnato, ma la volontà è quella dei finanziatori. Allo stesso tempo esistono programmi e piani globali pianificati da tempo, documentati e per varie ragioni convergenti tra loro. Questi piani vengono perseguiti esclusivamente attraverso la forza dirompente dei finanziamenti, i soldi. Ed in una società materialista dove l’avere è preferito all’essere.https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=MWQ1ZGUxMzBkMA==

Chi non ha imparato a sottrarsi al potere coercitivo del denaro ne è vittima nonostante la sua buona volontà. Negli ultimi tre anni, anche se può sembrare banale, scontato, molti bravi cittadini si sono trasformati in aguzzini al soldo del potere. Perché hanno ceduto la loro dignità e la loro moralità in cambio di uno stipendio, di un vantaggio. Cioè in cambio della sopravvivenza. Non erano aguzzini, ma di fatto lo sono diventati. E chi governa dall’alto delle stanze occulte dietro i paraventi delle istituzioni, lo sa che funziona così e ne ha preso atto ed ha inondato tutti gli apparati istituzionali e para istituzionali, tutti i consessi economici, di fiumi di soldi per traviare i comportamenti umani a proprio tornaconto. Qual è, nel caso dell’amplificazione mediatica per i femminicidi, lo scopo occulto perseguito? Andiamo a capire. In primis lo scopo occulto è introdurre una legge che consenta di insegnare nelle scuole l’educazione all’affettività. Con l’alibi di scongiurare la violenza sulle donne. Ma. Lo scopo vero? Di quelli che stanno dietro alle quinte, che poi sono gli stessi che finanziano i media,
è quello di estendere questa educazione affettiva a tutte le affettività, in primis quella omosessuale. In nome del rispetto dei sentimenti. Ma questo evidentemente non sarebbe accettato da molta parte della popolazione. Allora il potere usa degli strumenti subdoli. Quando si vuole introdurre una legge che non è popolare e non è nel sentire nell’interesse comune, la si nasconde dentro un’altra legge, magari con un’aggiunta od un comma dell’ultimo momento, sperando che i parlamentari di diversa opinione e la cittadinanza non se ne accorgano. Infatti parlare di educazione all’affettività è sicuramente condivisibile. Quindi una legge in tal senso verrebbe viene facilmente accettata. Parlare di educazione al gender, all’omosessualità. Non lo sarebbe. Allora si promuove una legge dedicata all’educazione affettiva intitolata “Al rispetto delle donne”. Per rassicurare le persone con una bella etichetta, avendo cura però di inserire in sordina una piccola postilla, un innocuo comma aggiuntivo che si farà sicuramente passare per non compromettere: non compromettere l’approvazione di tutta la legge. E così l’ospite non gradito, cioè quel comma o quell’articolo non condivisibile, passa inosservato, infiltrato insieme a tanti ospiti graditi, cioè a tanti punti della legge che sono condivisibili.https://instagram.com/where_fashion_is_art?igshid=MWQ1ZGUxMzBkMA==

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