Conte rivoluzione riuscita: dettagli inediti

Di Paolo Paoletti

CONTE HA RIVOLTATO IL NAPOLI IN 2 MESI. NON VI ERANO RIUSCITI DE LAURENTIS, GARCIA, MAZZARRI, CALZONA. SECONDI DOPO TANTO TEMPO, SCOMMESSA VINTA IN 5 PUNTI. PRINCIPI, VALORI, COMPORTAMENTI: CHI NON ACCETTA E’ FUORI! LA JUVE ARRIVA NEL MOMENTO GIUSTO… E LE COPPE AIUTANO.

Di Cagliari va certamente salvato il risultato, perchè il 4-0 tra i sardi è gara spartiacque tra il prima e dopo Conte.

Antonio ha centrati i primi obiettivi:

  1. ha riportato il Napoli al secondo posto, dopo molti mesi, in sole 4 gare;
  2. con l’accusa dopo il 3-0 a Verona: “mi vergogno, mi sta sanguinando il cuore, spero sia così anche per qualche calciatore”… ha dato ai giocatori le responsabilità per cui vengono scelti e pagati, cosa non riuscita lo scorso anno a Garcia, Mazzarri, Calzona e sopratutto a De Laurentis.
  3. ha imposto il concetto: al centro c’è sempre il noi. La squadra deve difendere unità di spogliatoio, deve accettare di sporcarsi le mani, deve privilegiare sempre l’obiettivo comune.
  4. ha affermato la sua gestione fatta di principi, valori, comportamenti. Chi non accetta è fuori e la regola vale per tutti. Come ha dimostrato la rinuncia tecnica a Osimhen.
  5. ha dimostrato che i 10/12 azzurri da lui salvati (pochi) dal disastro dello scorso anno, condotti in altro modo, potevano e dovevano far meglio.
  6. sta inserendo a poco a poco i nuovi: a Cagliari i 10/12 hanno fatto 2/3 gol, lasciando poi spazio a quelli che saranno i titolari tra qualche partita. Ovvero quanto prima.

Un Napoli tutto rose e fiori? No, Cagliari ha riconfermato che ci sono anche tante spine.

I primi 60 minuti sono stati alla pari, non nel risultato per uno sfortunato autogol sardo (Mina 18′), ma per tutto il resto. Anzi il Cagliari intravedeva il pareggio.

Poi dopo il 2-0 di Kvara la qualità ha fatto la differenza.
Però per una squadra di Conte, 4 palle gol lasciate all’avversario sono veramente troppe: Azzi 19′, Piccoli 41′, Luperto 47′, Marin 56′. Troppe…

A questo proposito emerge l’antico adagio: la fortuna aiuta gli audaci. Conte è stato certamente audace ad accettare Napoli, la fortuna lo sta ripagando. Meret a me continua a non piacere, ma è un fatto che il Napoli gli debba almeno 2 punti in campionato e gli ottavi di Coppa Italia.

Mentre Scuffet nulla ha potuto sull’autogol, poteva fare di più  ma non l’ha fatto sul 2-0 di Kvara, ha regalato il terzo gol di Lukaku, è andato a farfalle sulla capocciata di Buongiorno passata tra le sue braccia.

Adesso, rimesse in parte le cose a posto, viene il bello.
E la Juventus arriva al momento giusto per capire meglio il Napoli di Conte.

Anche qui un pizzico di fortuna non guasta: incontrare la Juve dopo il PSV è un vantaggio; incontrarla quando i meccanismi per i nuovi innesti non siano già oliati è un vantaggio. Sfidarla nel momento di massima pressione per Thiago, Giuntoli ed una rosa rivoluzionata, è un vantaggio.

Situazione analoga al Napoli, quella bianconera, ma la differenza la fa ancora Conte, la sua esperienza, il carisma e la possibilità di allenare la squadra per una settimana senza interruzioni per le coppe.

Eccoci a Lukaku: 3 assist e 2 gol, in 90 minuti più o meno messi insieme in 2 gare. Scommessa vinta?

Calma, serviranno verifiche e verifiche ma è certo che il belga con Conte si trasforma e sembra già un’altro rispetto alle ultime 2 stagioni in cui era stato bocciato dal Chelsea; dal Bayern che sul mercato gli preferiva Kane spendendo non poco; dalla Roma dove i 16 gol segnati non hanno spostato nulla in classifica e poco nel rendimento dei giallorossi.

E Conte ha avuto ragione anche quando fin dall’inizio ha scommesso sulla coppia Lukaku-Kvara.

Gli azzurri, adesso cinici e con l’entusiasmo alle stelle, hanno una settimana tipo per studiare bene il primo big match dell’anno. Un vantaggio da sfruttare a tutti i costi.

Inter, Milan, Juve, Atalanta e Roma hanno già capito che Conte è il quinto pretendente alla prossima SuperChampions. E se dovesse trovarsi lì davanti, anche a marzo 2025, non esisterebbe a dare tutto per vincere al primo anno.

Sinceramente ritengo che il Napoli di Conte possa portare a casa la Coppa Italia e un posto tra i primi 4/5. Da dove si era partiti, non sarebbe affatto male.

COMPLIMENTI ANTONIO!

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