Il bonus spesa 600 era stato introdotto nel 2020 per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19. È stato riconfermato per dare un supporto a chi si trova in serie difficoltà economiche. Consiste in aiuti finalizzati all’acquisto di prodotti come generi alimentari, generi di prima necessità e farmaci. Il bonus prevede l’erogazione di un importo massimo fino a 600 euro.

Il bonus viene erogato dallo Stato e ripartito tra i vari comuni in base ad alcuni requisiti. I criteri di ripartizione di cio’ verranno stabiliti dai comuni in relazione al tasso di poverta’ municipale e verra’ distribuito una sola volta, in seguito all’accettazione della domanda.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn

Valentina Menassi su Il Giornale, spiega il bonus spesa elargito nuovamente dall’esecutivo Meloni

richiede la presentazione del modello ISEE, la residenza presso il Comune nel quale si offrono i buoni spesa, la dichiarazione di composizione del nucleo familiare (numero di persone e figli), il patrimonio immobiliare (se in possesso di contratto di locazione, mutuo, o comodato d’uso), il reddito di tutti i componenti del nucleo familiare, lo stato della situazione lavorativa; se presenti, sussidi economici pubblici percepiti e ,se presente, documento di presa in carico della famiglia dai servizi sociali per l’emergenza Covid.

È possibile effettuare la richiesta di accesso al bonus tramite il bando che verrà pubblicato dall’amministrazione comunale del proprio comune di residenza. È quindi necessario controllare i bandi che vengono pubblicati dal proprio comune. Dopo aver presentato la domanda, sarà il comune di residenza ad occuparsi della procedura di controllo della documentazione ricevuta e, se le verifiche effettuate avranno esito positivo, le famiglie che avranno soddisfatto i requisiti, riceveranno l’erogazione del bonus.

Il primo blocco di iniziative a sostegno della famiglia e della natalità è stato approvato dalla Giunta regionale della Campania, al termine di una riunione tecnica e del confronto avuto con il Presidente della Conferenza Episcopale Campana Monsignor Di Donna, il Forum delle Associazione Familiari della Campania, la Caritas, la Diocesi di Napoli e le aggregazioni laicali. A breve arriverà in Consiglio regionale la proposta di legge, accogliendo le ipotesi legislative avanzate da diversi consiglieri regionali, con la previsione anche di un Osservatorio regionale per la verifica dell’attuazione del Piano, ed una rinnovata attenzione ai consultori ed alle problematiche dell’affido familiare, rimarca Fanpage. https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn

Altra misura è il “Sostegno per spese sanitarie dei minori”, anche questa ha carattere innovativo e sperimentale e prevede un sostegno economico alle famiglie con minori fino a 10 anni e un Isee fino a 12.500 euro. Consiste in un rimborso delle spese mediche odontoiatriche e delle cure o visite specialistiche non coperte dal Servizio sanitario nazionale sostenute per i minori per un massimo di 500 euro. Importo 5 milioni.

 “Misure di conciliazione famiglia – lavoro” – importo 10 milioni

L’obiettivo è dell’iniziativa è quello di rafforzare l’offerta dei servizi di welfare e la loro accessibilità per meglio conciliare i tempi vita-lavoro delle donne occupate e/o in cerca di occupazione. Sono previsti i seguenti servizi:

  • Babysitteraggio
  • Fruizione degli asili nido autorizzati per i bambini di età 0 – 3 anni
  • Fruizione di servizi di assistenza pomeridiana, ludoteca per i bambini di età 3-12 anni
  • Attivazione di sportelli di orientamento a lavoro per le donne disoccupate in cerca di occupazione.
     

2)  “Voucher per l’erogazione dell’assegno unico per i nuovi nati secondogeniti” – importo 10 milioni

L’intervento, innovativo e sperimentale, prevede l’erogazione di voucher del valore complessivo di 600 euro in favore delle famiglie, in cui si ha la nascita di figli successivi al primo. La Regione provvederà ad effettuare accordi con le strutture ospedaliere e/o gli uffici di stato civile al fine di tracciare ogni nuova nascita per la tempestiva erogazione del voucher e ad attivare accordi e convenzioni con le strutture sanitarie e parasanitarie disponibili a fornire i servizi e le forniture per l’utilizzo del voucher che vale anche per l’acquisito dei prodotti per l’infanzia (latte in polvere, pannolini, etc). La misura viene rinnovata anche per l’anno educativo 2023/2024 e prevede l’Erogazione di voucher fino a € 3.000 per il pagamento della retta prevista dai nidi e micronidi, rivolti alle famiglie con bambini di età compresa tra 0-36 mesi. Il valore del voucher viene modulato in ragione dell’indicatore ISEE delle famiglie partecipanti che verrà dettagliato nell’apposito Avviso Pubblico Regionale.https://www.instagram.com/where_fashion_is_art?igsh=dGV6Ymtxc2FsZXRn
 

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