Il maestro astrattista Pablo T, dopo la prima Via Crucis pittorica informale della storia dell’arte, completa il Ciclo Sacro con “Le 7 parole di Gesù in Croce”
Roma, 25 ottobre 2024 – Dopo il successo conclamato per le 14 opere pittoriche relative alle stazioni della Via Crucis in forma astratta, l’artista italiano Pablo T si accinge a completare il Ciclo Sacro de “Le 7 parole di Gesù in Croce”, rinnovata sperimentazione di tecnica informale e di intensa emotività.
Il maestro Pablo T, uno dei principali artisti viventi e tra i più importanti astrattisti contemporanei, fondatore del movimento pittorico “Astrattismo Extrasensoriale”, aveva presentato al Museo Bargello nel maggio 2024, in anteprima assoluta, una visione innovativa della Passione di Cristo. Una nuova prospettiva non più figurativa, ma informale declinata realizzando pittoricamente le 14 stazioni della Via Crucis.
Il corpo centrale di questo straordinario Ciclo Sacro fa parte del suo terzo periodo pittorico, le attuali “Meditazioni Cristiane”, pubblicate dal Volume d’Arte Psiche edito dall’Editoriale Giorgio Mondadori nella sezione “Pensieri e ricerche che influenzano l’arte contemporanea”, insieme a grandi artisti internazionali quali David Hockney e Marco Lodola, oltre ad essere raccontato nella monografia internazionale Project Wo.
L’evento al Bargello ha portato all’attenzione del pubblico e della critica una mostra personale davvero senza precedenti, dove la narrazione espositiva disegnata dal Prof. Puntelli, curatore istituzionale e critico internazionale, partita da un intenso prologo visivo e da un epilogo di “rinascita”, accompagnava con eleganza il corpo centrale di una Via Crucis mai vista fin ora: emotiva, strutturata, complessa, sorprendente e soprattutto non più votata ai cliché od all’immagine di una figurazione spesso ripetitiva.
Il Ciclo in questione, data l’originalità tecnico – stilistica e la forza interiore che sprigionava, ha ricevuto il plauso dei più alti organi della spiritualità cattolica, che bene hanno interpretato il complesso equilibrio pittorico atto, forse, a rinnovare la visione della fede e della figura centrica del Cristo.
Per questo e per la visionaria “rivoluzione” artistica, il maestro Pablo T ha ricevuto l’invito di rappresentare l’arte contemporanea nel contesto del Giubileo 2025.
Difatti sono in preparazione due grandi mostre personali: una in un museo della Toscana e l’altra nella capitale europea per antonomasia, mentre una terza di straordinaria caratura in una delle più importanti abbazie lombarde.
Proprio in quest’ultima location, l’artista presenterà al pubblico ed alla critica, in anteprima, la sua ultima fatica pittorica, il nuovo Ciclo Sacro de “Le 7 parole di Gesù in Croce”, sette opere uniche su tela: 5 di grandi dimensioni verticali e due a forma di croce. Alte le aspettative per un nuovo ciclo così intenso di emozioni e di sofferenza, dove il figlio di Dio, dall’alto della croce, dedicò le sue più profonde e significative parole colme di dolore, fede e speranza.
L’aspetto più significativo sarà certamente quello di poter osservare come il maestro abbia interpretato la fase finale della vita del Cristo attraverso la materia, le luci e i colori, ricalcando certamente la bellezza estetica ed emozionale che ha rappresentato nella sua Via Crucis.
Gli eventi del 2025 saranno sostenuti anche da una prestigiosa azienda edile di Milano, il cui fondatore è tra i collezionisti principali del maestro.
La pittura di matrice astratta, soprattutto nei suoi primi due periodi artistici, e più informale nel terzo, fanno capo al suo ormai celebre brand pittorico denominato “astrattismo extrasensoriale”, dove il concetto centrale è la ricerca delle nostre intimità attraverso le sue opere.
La pittura, in questo caso, diviene uno specchio, un abisso, dove osservarci oltre i sensi, interpretando finalmente le nostre più intime emozioni.